SHARE PRIZE 2010


“Smart Mistakes”

Istituito nel 2007, Share Prize è molto conosciuto nel campo delle arti digitali. Nel 2010 270 artisti hanno inviato le loro opere allo Share Prize da tutto il mondo.

Il tema di Share “Smart Mistakes”, errori intelligenti, rispecchia un mondo emergente generato da social network, sincronicità, strani disastri e incidenti felici. Lo Share Festival è l’unico evento in grado di portare a Torino un DJ set eseguito da un letto vivente di formiche.

Fragilità, entropia e estetica junk riflettono uno stile di vita globale fatto di rotture e ricomposizioni, rappresentati dal Teatrino Elettrico, costituito da oggetti di casa riconvertiti e macchinari zombi.

Il Web cinema mostra la sua forza unica con un remake digitale crowd-sourced del classico di Djiga Vertov “L’uomo con la macchina da presa”. Ogni fotogramma di questo caposaldo della cinematografia muta viene rigirato e montato da volontari su Internet, in particolare da torinesi, il cui Museo del Cinema rappresenta un centro internazionale per gli studi in cinematografia.

Un tipo di interazione più elegante e personale è rappresentata da una corrente ondulata intensa e reattiva di luce indistinta all’interno degli spazi architettonici del Museo di Scienze Naturali di Torino.

Tra le teche sottovuoto di animali imbalsamati s’incontra un’installazione luminosa, sinusoidale, spinta dal respiro di particelle digitali con l’artista stessa che, respirando, si esibisce nel buio.

Il nostro sesto fortunato errore è un performer anonimo e dinoccolato che vagherà per Torino rimanendo invisibile alla video sorveglianza. Il potere della società dei network si manifesta attraverso effetti complessi ed è priva di casualità ovvia.

Questi sei lavori sono tormentati più che intenzionali, generativi come pure espressivi. Compiendo “errori intelligenti”, gli artisti possono spaccare muri, finestre e nuove superfici, raggiungendo così effetti imprevedibili che non sarebbero possibili senza aver prima accettato il diritto universale di esseri umani e macchine di fallire nel miglior modo possibile.

Tra i 6 finalisti (Kuai Auson, Perry Bard, Sonia Cillari, Ernesto Klar, Knowbotic Research e Teatrino Elettrico) la giuria ha decretato Ernesto Klar vincitore di Share Prize. La sua installazione audiovisiva interattiva Luci Relazionali utilizza luce, suono, foschia e un sistema di software personalizzato per creare una trasformazione fluida, graduale, uno spazio luce tridimensionale in cui gli spettatori prendono parte attivamente, manipolandolo con la loro presenza e i lori movimenti.

La menzione d’onore è andata a Kuai Auson con l’opera Oh!M1gas, basata sull’attività di una colonia di formiche sottoposta a sorveglianza video e audio. Le formiche diventano DJ creando uno spazio fono-reattivo che rivela la connessione tra scratching, come espressione estetica creata dalla cultura umana, e i “richiami” prodotti dalle formiche come meccanismo comunicativo.

Dichiarazione della Giuria

La giuria nella persona di Bruce Sterling ha motivato la scelta con queste parole:

Il vincitore dello Share Prize 2010 è Ernesto Klar per la sua installazione Luci Relazionali. In questo lavoro un grande complesso algoritmico è nascosto dietro un’ interfaccia semplice ed elegante. E’ davvero un bellissimo lavoro di livello mondiale quest’opera d’arte interattiva – congratulazioni Ernesto.

La nostra menzione d’onore va a Kuai Auson per la sua installazione Oh!M1gas (si pronuncia hormigas). In quest’opera unica e ingegnosa da Colonia, le formiche, i social networkers per eccellenza diventano dei musicisti techno. Un disegno industriale intelligente fa da supporto alle formiche musicali le quali sono state in tour in diversi paesi e adesso performano anche in Italia – auguri per la carriera Kuai.

La Giuria

  • Jurij Krpan, direttore artitico “Kapelica Gallery”, Ljubjana – presidente
  • Andy Cameron, direttore creativo interattivo “Wieden + Kennedy”, Londra
  • Bruce Sterling, scrittore e giornalista, Austin
  • Fulvio Gianaria, presidente “Fondazione Arte CRT”, Torino

Opere Selezionate

2010 – Winner

Luzes relacionais

Ernesto Klar (IT/VE/USA)

“Luzes relacionais” (Luci relazionali) è un’installazione audiovisiva interattiva che esplora la nostra relazione con l’elemento organico-espressivo dello spazio.

L’installazione utilizza luce, suono, foschia e un sistema di software personalizzato per creare un morphing, uno spazio luce tridimensionale in cui gli spettatori prendono parte attivamente, manipolandolo con la loro presenza e i lori movimenti. “Luzes relacionais” rappresenta un omaggio al lavoro e alla ricerca estetica dell’artista brasiliano Lygia Clark.

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2010 – Honorary Mention Winner

0h!m1gas

Kuai Auson (EC)

0h!m1gas è un ambiente di stridulazione biomedica basato sull’attività di una colonia di formiche sottoposta a sorveglianza video e audio. Le formiche diventano per tanto DJ creando uno spazio fono-reattivo che rivela la connessione tra scratching, come espressione estetica creata dalla cultura umana, e i fenomeni di stridulation prodotti dalle formiche come meccanismo comunicativo.

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2011 – Entry Selected #3

DC12V

Teatrino Elettrico (IT)


DC12V rappresenta la versione da tavolo dell’ elektrolivecircus. I suoni vengono generati utilizzando soltanto strumenti analogici, registrazioni di movimenti, percussioni, frizione e campi elettromagnetici creati da macchine di uso quotidiano.

Il piccolo viene convertito in grande, il futile nel necessario, gli oggetti in personaggi, il tavolo in location. Una desktop tragedy in atto unico per macchine ad auto-propulsione.

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2011 – Entry Selected #4

Man with a Movie Camera

Perry Bard (CDN)


Man With a Movie Camera: The Global Remake è un video a partecipazione multipla girato da persone di tutto il mondo che sono invitate a riprendere scene interpretando la sceneggiatura originale del film di Vertov “L’uomo con la macchina da presa” e a caricarle sul sito http://dziga.perrybard.net, dove un software sviluppato specificatamente per questo progetto archivia, sequenzia e trasmette le scene inviate come in un film.

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2011 – Entry Selected #5

As an artist, I need to rest

Sonia Cillari (IT)


L’artista giace immobile sul pavimento dello spazio espositivo, respira tramite un tubo estremamente lungo che parte dall’interno della sua narice sinistra e termina al centro dello schermo principale sospeso dal pavimento.

Una creatura digitale che lei definisce “piuma” viene completamente generata dal suo respiro che giunge sino allo schermo sospeso. Durante la performance, Sonia Cillari emette 14.000 elementi digitali e porta la piuma digitale a esprimere più di 6 differenti stati dell’essere, dallo schema vitale dell’ “accumulazione” a quello della “resistenza”.

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2011 – Entry Selected #6

Macghillie_ just a void

Knowbotic Research (CH)


All’interno del progetto performance pubblica MacGhillie, le aree metropolitane ricevono la visita di un personaggio in abiti mimetici che non ne lasciano intravvedere i tratti. La tuta mimetica detta Ghillie Suit fu inventata originariamente nel 19 secolo per la caccia e solo in un secondo momento fu utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale per giungere sino ai giorni nostri.

Questo travestimento anonimizza e neutralizza la persona che lo indossa in pubblico. La figura oscilla tra l’iperpresenza di

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