Due robot percussionisti. Due bidoni d'acciaio.
Un performer umano interfacciato con le macchine.
La meccatronica e la musica. La ripetitività della produzione industriale che diventa
gesto musicale.
Un progetto che dal passato delle avanguardie italiane ritorna in tutta la sua
contemporaneità per identificare un nuovo rapporto tra l'uomo e la macchina.
Il movimento e il lavoro delle fabbriche si mostrano attraverso i linguaggi digitali
interattivi della contemporaneità.
Un percorso che parte dai codici di Nag Hammadi, testi gnostici del terzo secolo dopo
Cristo, ai codice della computer music, fino alle mitologie contemporanee, attraverso
brani ispirati a Ballard e Burroughs, sui temi della relazione e della fusione fra umano e
macchinico, tra tecnologia e immaginario, dal virtuale al metallo.
L'Orchestra è costituita da due robot percussionisti che suonano "dal vivo" su bidoni
d'acciaio sotto la guida di un performer. Il movimento e il lavoro delle fabbriche, che
hanno letteralmente costruito la città di Torino. L'Orchestra, che rende anche un omaggio
al poeta futurista Filippo Tommaso Marinetti, lega idealmente il passato industriale
della città di Torino alla trasformazione in atto verso una città della conoscenza.
Il legame con il futurismo nasce dalla poetica stessa dell'autore, che si situa lungo un
misticismo macchinico che getta nuova luce sulle tendenze meccanometafisiche dei
Futuristi.
La musica suonata dall'Orchestra Meccanica Marinetti insegue diverse suggestioni.
Il ritmo delle macchine si unisce ai cori digitali, in un continuo di interazione tra i gesti del
performer, tra la precisione algoritmica dei processori del suono e la potenza dei motori
industriali dei robot.
Il suono a tratti orchestrale, quasi medioevale nella purezza delle voci digitali, può
all'improvviso mutare verso direzioni astratte, numeriche per tornare poi su melodie
minimali.
Macchine che sognano la musica?
I robot sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra Angelo Comino, l' Associazione Robotica Piemonte, il LIM - Laboratorio Interdisciplinare Meccatronica - Politecnico di Torino e le aziende di robotica del territorio piemotese: Prima Electronics, ERXA e ACTUA.