REFF – RomaEuropa Fake Factory, ovvero la manipolazione della realtà

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Dato il contesto mediatico degenrato in cui viviamo il termine manipolazione ha assunto una connotazione negativa che non riguarda questo caso. REFF – RomaEuropa Fake Factory è un libro da manipolare e che ti porta a considerare la realtà come molto più flessibile di quanto non accettiamo.
Innanzitutto bisogna inquadrare il libro in un’esperienza più ampia, dove manipolazione non è sinonimo di opacità e controllo, ma di appropriazione e soprattutto di comprensione.
La scintilla in questocaso è scattata sul tema della proprietà intellettuale, in occasione della pubblicazione del concorso Romaeuropa Web Factory, promosso da Fondazione Romaeuropa e Telecom, dove il disclaimer legale del concorso consegna la proprietà intelletuale di tutti i lavori al concorso. Come se non bastasse tutte le opere di remix e mash-up sono esclus dal concoros. La risposta della “rete” è immediata. Le reazioni culminano nella creazione di un Fake, di un concorso dedicao al tema “Freedom To Remix”, per sviluppare una riflessione/azione sul senso dell’arte, della cultura e della creatività nel contemporaneo, sui modelli di accesso e sulla relazione fra proprietà intellettuale e nuovi modelli di business.
Da qua inizia un processo inarrestabile, che attraverso le forze delle persone coinvolte va ben oltre la semplice azione di risposta.
Tutta la storia è stata documentata a fondo sul sito http://www.artisopensource.net, ma quello che conta è che “l’obiettivo del REFF era ed è la creazione di un processo vivo, descrivere un ecosistema in cui i soggetti che lo popolano possano autodeterminarsi” e infatti il libro REFF – RomaEuropa Fake Factory è molto di più di un libro. Per una prima lettura sui contenuti è un’accurata analisi a più voci sui temi della proprietà intelletuale. Il libro è strutturato come un dialogo tra i curatori e gli invitati che sono artisti, designer, avvocati, politici, scrittori, in modo da presentare una panoramica veramente ampia.

Tra le persone che dialogano con gli autori ci sono Richard Barbrook, Tatiana Bazzichelli, Andy Cameron, Antonio Caronia, Stefano Coletto, Fiorello Cortiana, Marc Garret, Alex Giordano, Stephen Kovats, Simona Lodi, Luigi Pagliarini, 0100101110101101.ORG, Amy Francescini (Future Farmers), Flyer Communication (FLxER), Derek Holzer, jodi.org, Steve Lambert, Les Liens Invisibles, Adam Somlai-Fischer (Architecture), Sosolimited, e molti altri ancora.

Per quanto riguarda la forma, come dice Bruce Sterling nell’introduzione “già oggi si tratta di un libro decisamente interessante, ma considerato da una certa distanza, diaciamo appunto mezzo secolo, esso dovrebbe esercitare un fascino irrestibile”, soprattutto per l’integrazione della lettura con i contenuti aggiuntivi attivabili tramite fiducial marker e QR-code. Un libro che presenta un tipo nuovo di lettura, che non si ferma alla pagina, ma porta il lettore ad approfondire sui tablet e sui smartphone.
Infine, dato che gli autori pensano che l’arte sia open source, hanno anche rilasciato tool Open Source che permette a tutti di creare pubblicazioni in realtà aumentata piuttosto facilmente.
Remixare e manipolare, proprietà su cui la musica e l’immagine hanno fatto da padroni, ora diventano proprietà anche della carta.
Al seguente indirizzo potete vedere Bruce Sterling e Jasmina Tesanovic che utilizzano il libro.
http://www.youtube.com/watch?v=iyoOlobkqhU&feature=player_embedded

Maggiori informazioni su:
http://www.romaeuropa.org
http://www.artisopensource.net