Shopdropping

La blogger Penelope.di.pixel  riprende un tema trattato in un workshop organizzato da Piemonte Share raccontando di merci deturnate e supermercati che sembrano diventare luoghi che gli artisti amano di più stravolgere:

“Qualche tempo fa vi avevo parlato di supermercati d’artista e guerriglia da scaffale ed eccoci qua ancora ad occuparci di merci detournate e situazioniste, dove codici e barre e prodotti in scatola diventano diventano protagonisti di azioni di riappropriazione della nostra realtà quotidiana (cosa c’è di più quotidiano di andare del nostro supermercato sotto casa?).

shopdropping

shopdropping

Parliamo dello “shopdropping”. La tecnica – rigorosamente made in USA e sembra naturale dal momento che il centro commerciale trova la sua massima espressione negli States ed è da qui che viene esportato in tutto il mondo – viene teorizzata nel 2004 da Ryan Watkins-Hughes, che conia il verbo “to shopdrop”: sostituire furtivamente un prodotto dagli scaffali di un negozio. Una forma di culture jamming, ovvero di sabotaggio culturale. Sinonimo di droplift…..”

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