SHARE PRIZE 2007
“Digital Affinity/Communities Now”
Nel 2006 Share Festival ha lanciato a livello globale un call for proposals rivolto ad artisti operanti nel campo dell’arte e della cultura digitale. Questa 3° edizione del Festival per la prima volta prevede un concorso con l’assegnazione di un premio finale. Degli oltre 200 lavori presentati, una giuria internazionale ha selezionato sei opere da esibire al Festival, tra i quali stato poi decretato il vincitore e una menzione d’onore.
Le opere presentate, provenienti da tutto il mondo, hanno compreso diverse forme artistiche che hanno affrontato una serie di questioni di natura artistica, sociale e culturale. Molte di queste opere hanno un carattere interdisciplinare, riflettendo così la diversità degli approcci creativi. Come in tanti altri festival, il premio finale unico e la sua assegnazione non si basa su un genere o una tecnologia specifici, quanto piuttosto sulla combinazione ed espressione di idee.
Dichiarazione della Giuria
Le opere presentate, di elevata qualità, sono per la maggior parte lavori realizzati da giovani artisti emergenti. Ciò conferma la necessità di disporre di piattaforme su cui gli artisti possano presentare e riflettere sul proprio lavoro e su quello dei colleghi. In tal senso, la giuria considera il premio come uno stimolo a nuove produzioni, un incentivo a potenziare la visibilità dell’arte digitale (che rimane ancora piuttosto periferica rispetto al mondo dell’arte contemporanea).
Il tema presentato da Share Festival 2007 è stato Digital Affinity/Communities Now. Grande considerazione è stata data ai processi e ai protocolli che regolano le comunità attraverso scambi creativi, riflessivi, tecnologici e innovativi: le comunità quindi non rappresentano solo nuove forme di aggregazione, bensì un modo di essere e di vivere, un progetto collettivo e umanitario, una cultura che unisce oggi un miliardo e 80 milioni di persone, i cui legami non hanno base puramente geografica o familiare, ma sono ispirati da un’affinità culturale, ideologica e politica.
Questo interesse critico importante nel momento in cui le tecnologie sembrano avere sempre più un carattere sociale (Web 2.0); tuttavia rimangono delle domande relative alla natura di queste interazioni sociali, alla qualità della partecipazione e apparentemente inevitabile ripresa del grande business (YouTube l’ultima iniziativa che va in tale direzione).
Questi temi di sociabilità, popolarità e accessibilità erano riconoscibili in numerose opere presentate, soprattutto in quelle selezionate per Share Prize. L’interesse della giuria è andato in modo particolare a quelle opere che non presentava la tecnologia quale mero strumento funzionale, ma come espressione culturale e critica sociale. Al contempo, l’attenzione della giuria è stata rivolta all’impatto e all’interazione delle opere con comunità più ampie e pubblici diversi che vanno oltre quello dell’arte. Le opere selezionate rielaborano piattaforme, hardware, software già esistenti e familiari agli utenti comuni, mostrando modelli, strategie e proposte emergenti, per portare nella nostra esperienza nuove relazioni e realtà politiche ed economiche della cultura della tecnologia contemporanea. Queste opere riflettono i temi illustrati con un approccio al contempo critico e ludico.
La Giuria
- Alex Adriaansen, direttore “v2”, Rotterdam
- Carolyn Christov Bakargiev, , curatore capo “Museo Castello di Rivoli”, Torino
- Gefried Stocker, direttore “Ars Electronica”, Linz
- Joasia Krysa, curatore “University of Plymouth
- Vicente Matallana, direttore “La Agencia”, Madrid
2007 – Winner
Human Browser
Cristophe Bruno (FR)
Human Browser è una serie di performance Wi-Fi basate su un hackeraggio di Google, in cui l’interfaccia tecnologica usuale è sostituita con la più vecchia interfaccia che conosciamo: l’essere umano.
Grazie a una serie di cuffie, un attore ascolta un testo comunicato a voce che viene direttamente da Internet in tempo reale. L’attore ripete il testo come lo sente. Il flusso testuale è preso da un programma che dirotta Google, deviandolo dalle relative funzioni d’uso.
Secondo il contesto in cui l’attore si trova, le parole chiave sono trasmesse al programma e sono usate come stringhe di ricerca in Google in modo da collegare sempre il contenuto del flusso testuale con il contesto.
2007 – Honorary Mention Winner
½ Eighty Eight
Nils Völker (DE)
I cattivi ragazzi (La crew Amazon-Noir: Cirio, Lizvlx, Ludovico, Bernhard) rubano i libri protetti dal diritto d’autore da Amazon.com usando la una tecnologia-robot-perversa codificata da Paolo Cirio.
L’opera ci pone davanti la questione del diritto d’autore, dell’hacking e di internet come libero terreno, sempre più monopolizzato dalle grandi corporation.
2007 – Entry Selected #3
Sensity
Stanza (UK)
Sensity è un lavoro costruito in tempo reale con i dati raccolti da un ambiente urbano e visualizzati come un’ installazione dinamica, consultabile anche on-line.
Sensity mostra gli intrecci che si creano, le forze che si intersecano, che collegati in un network di dati, possono essere ri – elaborati e ri- visualizzati come opere d’arte.
2007 – Entry Selected #4
ACFC
Gregory Shakar (USA))
The Analog Color Field Computer è un’installazione audio-visiva interattiva. L’installazione è composta da 5 computer-scultura che producono impulsi di colori e suoni, trasportando una sinfonia composta da una struttura sonora e da campioni luminescenti che diffondono luce nello spazio della mostra. Ogni ACFC possiede i comandi che il pubblico può usare per registrare tonalità, passi e ritmi dell’installazione.
2007 – Entry Selected #5
AShockbot Corejulio
5Voltcore (AT)
“Shockbot Corejulio” è una macchina che genera informazioni estetiche sotto forma audio e visiva partendo da una disfunzione pre-programmata. Shockbot Corejulio è costruito su tre parti principali: (1) il programma che controlla lo shockbot (robot), (2) scheda madre del computer, che fa funzionare, attraverso i relè , (3) i motori che spostano lo shockbot.
Fra il computer e lo shockbot si instaura un processo circolare fatto da un’emissione e una ricezione di impulsi. Il computer trasmette gli impulsi al robot che genera un cortocircuito che conduce a un difetto di corrente.
5Voltcore “Shockbot Corejulio” è una macchina che genera informazioni estetiche sotto forma audio e visiva partendo da una disfunzione pre-programmata. Shockbot Corejulio è costruito su tre parti principali: (1) il programma che controlla lo shockbot (robot), (2) scheda madre del computer, che fa funzionare, attraverso i relè , (3) i motori che spostano lo shockbot. Fra il computer e lo shockbot si instaura un processo circolare fatto da un’emissione e una ricezione di impulsi. Il computer trasmette gli impulsi al robot che genera un cortocircuito che conduce a un difetto di corrente.
2007 – Entry Selected #6
Mikro Orchestra Project
MOP
Il progetto Mikro Orchestra è un progetto audiovisivo sperimentale, basato sull’uso della sezione comandi del Game Boy come strumento musicale. Il presupposto principale degli autori del progetto è di generare un nuovo spazio sonoro sulla base dei toni della sezione comandi del Game Boy. Il gruppo è attivo dal 2001, attualmente con sei suonatori.
Mikro Orchestra Project sono Jaroslaw Kujda (aka mikrokilla) – leader, Pawel Janicki – vj e produttore, Mariusz Jura, Agnieszka Kujda, Malgorzata Kujda, Tomasz Prockow – vj e programmatore.