L'artista giapponese Suguru Goto ha vinto il premio Action Sharing 2010 con il progetto Cymatics.
Giunto alla seconda edizione il concorso indetto da The Sharing, direzione di Simona Lodi e Chiara Garibaldi , e realizzato con il supporto della Camera di commercio di Torino, ha lo scopo di produrre progetti artistici connotati da forti elementi di sincretismo con la convergenza tra arte scienza e tecnologia.
Come dichiara Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino: "Action Sharing ha voluto premiare il progetto che ha saputo meglio valorizzare la sintesi tra le capacità artistiche e tecnologiche del territorio proponendo un'occasione di dialogo tra l'arte contemporanea e l'innovazione dell'industria meccatronica torinese."

L'arte contemporanea che si realizza all'interno di ambienti caratterizzati tecnologicamente ha necessità di creare un immaginario e un eroe, un mito da produrre e in cui identificarsi. Action Sharing mette in luce questi aspetti contribuendo a modernizzare la cultura del nostro territorio e del nostro Paese.
Simona Lodi e Chiara Garibaldi condividono la scelta della giuria dichiarando che "Suguru è l'artista giusto in questo processo di ricerca e produzione, perché ha immaginato un percorso che esprime una forte sensibilità ai problemi di disarmonie ambientali, presentando una visione che ha radici nella filosofia giapponese dove elementi che rappresentano la natura e la tecnologia non sono poste in contrapposizione ma tendono a coesistere in reciproca armonia."

Analizzando con competenza e professionalità i progetti che hanno partecipato al Concorso di Idee Action Sharing la giuria composta da Guido Bolatto, Massimo Banzi, Federico De Sario Bruce Sterling, Pietro Terna, Andrea Tonoli ha designato come vincitore Suguru Goto con il progetto Cymatics.

Motivazioni della Giuria

Suguru Goto è riuscito ad interpretare le tematiche che hanno maggiormente interessato la piattaforma Action Sharing fin dal suo lancio.
Cymatics è una scultura cinetica e un'installazione sonora che racconta la visione dell'artista della natura, attraverso alcuni elementi simbolo, di armonizzarsi in un contesto tecnologico. Suguru è un musicista che ha creato ambienti reali ma metafisici e spirituali allo stesso tempo. Luoghi che traducono in una visione filosofica l'arte come un ponte tra scienza e religione, tra realtà materiali e spirituali, tra tecnologia e natura, tra umanesimo e scienza. Materiali come acqua, ferro fluido, colla e polvere sono messi in atto per creare ambienti dove le onde sonore trasformano i materiali stessi in forme.
Dal punto di vista formale il progetto ha espresso completezza e coerenza con la capacità di comunicare il messaggio legato ad una visione armonica degli elementi della natura che dimostrerebbero l'effetto morfogenico delle onde sonore (cimatica). Suguru ha immaginato un percorso che esprime una forte sensibilità verso i problemi di disarmonie ambientali, presentando una visione che ha radici nella filosofia giapponese dove elementi che rappresentano la natura e la tecnologia non sono poste in contrapposizione ma tendono a coesistere in reciproca armonia. Per questo progetto ha dimostrato la presenza di un pensiero sincretico nella capacità di utilizzo di diversi media/linguaggi al fine di conciliare elementi provenienti da diverse discipline.