Arte e la città del futuro – Alan N. Shapiro

11 nov – h17.30 – Museo Regionale di Scienze Naturali

Qual è il ruolo dell’arte nella transizione sociale verso la città futura? Qual è il ruolo dell’open source nella “città aperta”? Parlerà dei Situazionisti, e su come le loro idee vengano oggi riutilizzate nel nuovo campo accademico della “coreografia sociale”.

Ciò che pensa sia interessante riguardo ai situazionisti, sono le loro idee e le loro pratiche di architettura e urbanistica, come il “vagare nella città” e la “deviazione della tecnologia” (la dérive e le détournement). Discuteà di alcune idee sull’arte, architettura, tecnologia e sulla città futura di Teresa Tierney. Se si esamina come la disponibilità della tecnologia digitale e “le informazioni in tutto il mondo” stiano iniziando a plasmare il futuro della città, i modi in cui lo spazio digitale influenza la progettazione e lo sviluppo dello spazio urbano, allora noi percepiamo quanto giungere a chiari concetti “successori” e “pratiche successori” all’open-source e al freeware è un compito molto critico. Lo stesso vale per la scomparsa e la possibile ricostruzione di ciò che è già stata definita la “sfera pubblica” e la “vita privata”. Noi dobbiamo, allo stesso tempo, abbracciare l’ubiquità delle informazioni disponibili nella città del futuro che la tecnologia offre, e ritornare all’idea situazionista di trasformare la città in un parco giochi ludico. Il sistema di trasporto deve diventare molto più fluido riguardo alla mobilità che offre. I social network devono essere integrati e innervati nel mondo fisico offline, contribuendo ad un ambiente reattivo. L’arte deve essere parte integrante della città futura.

entrata libera

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