Comunità intelligenti, open data e complessità – Lorenzo Benussi

09 nov – h17.00 – Museo Regionale di Scienze Naturali

La disponibilità esponenziale di dati permette di sperimentare processi d’analisi che si basano non tanto su teorie e modelli precostituiti ma sull’osservazione del flusso informativo e della sua evoluzione (le cosiddette proprietà emergenti dei sistemi). Questo cambio di paradigma interpretativo può generare nuovi modelli d’azione e processi di policy making partecipativo ma, per sfruttarne le potenzialità, i dati devono essere resi accessibili e condivisi. Infatti, solo attraverso la condivisione è possibile destrutturare i processi e ingaggiare la società, dal singolo, alle associazioni, alle aziende, per moltiplicare l’intelligenza e immaginare nuovi modelli di gestione pubblica. Il luogo privilegiato di produzione di questi immenso flusso dati sono i centri urbani che si stanno trasformando in hub informativi e diventano sempre più “intelligenti”, almeno in potenza. Ma le città realmente intelligenti devono essere città trasparenti, aperte e partecipative e non “città di vetro” in cui il controllore pubblico tutto osserva e supervisiona. Grazie a tecnologie digitali e processi di partecipazione attiva le città possono diventare uno strumento al servizio dei cittadini; uno strumento di libertà (e non di controllo).

entrata libera

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