Padiglione Internet – La Biennale di Venezia 2009

Seguendo la logica del tema della 53° Biennale di Venezia, “Fare Mondi“, Miltos Manetas ha pensato di creare un padiglione nuovo dedicato a Internet, che si è avvalso come curatore di Jan Aman e come producer di Art Production Fun.

Un padiglione con una doppia locazione: a Venezia negli spazi del S.A.L.E. e globalmente su Internet. Finalmente anche questo nuovo territorio, dove la sperimentazione con le tecniche di comunicazione e di espressione è quotidiana, viene considerato come uno spazio meritevole di un padiglione alla Biennale di Venezia. Daltronde questa piattaforma di comunicazione dove l’immagine e il suono hanno pari importanza, è stata adottata da molte persone nella vita quotidiana.

In quanto luogo si differenzia da tutti gli altri padiglioni in quanto non ha limiti geografici, nazionali e di linguaggio. Un terreno dove l’evoluzione in atto di regole e piattaforme di comunicazione porta necessariamente allo scontro tra ideologie completamente diverse. A questo proposito basta vedere le polemiche in corso nella passate settimane  sulla partecipazione al progetto del gruppo Pirate Bay. Ricordiamo che a dimostrazione delle ideologie divergenti che percorrono la nostra società, il Premio Ars Electronica ha appena insignito il gruppo svedese nella categoria Community, la premiazione sarà a settembre durante lo svolgimento del festival.

Internet Pavillon Venice Biennal

Internet Pavillon Venice Biennal

Il padiglione su Internet  composto da due siti:
Padiglione.com ospita una un progretto di Miltos Manetas e Rafael Rozendaal, che inaugura il 3 giugno e come lo spazio fisico del S.A.L.E. chiuderà a novembre.

Biennale.net, che raccoglie la storia del progetto, rappresenta la porta di entrata e presenta alcuni progetti collaterali.
Tra i progetti presentati ci sono  “New Wave“, uno show online con una componente nello spasio fisico con Petra Cortright (US), Martijn Hendriks (NE), Harm Van den Dorpel (HO), Sinem Erkas (UK), Elna Frederick (US), Parker Ito (US), Oliver Laric (AU), Guthrie Lonergan (US) e Pascual Sisto (ES/US), la WikepediaArt Embassy opsitata da Scott Kildall (US) e Nathaniel Stern (US), l’ultimo lavoro di Aleksandra Domanovic (SE), uno spettacolo online con netartisti cinesi (aprirà duante l’estate), la seconda edizione di “Random Rules“: un canale di youtube curato da Marina Fokidis (aprirà surante l’estate), “PAGES“  di Christian Wassmann.

Durante la preparazione del progetto sono stati ricercati degli sponsor, per cercare di capire quanto interessasse questo nuovo territorio sena confini. Tra le molte partecipazioni i curatori tengono a sottolineare l’apporto dato da Tiscali, che offre la connessione Wi-Fi gratuita a tutto il padiglione e a Pirate Bay per la creazione del loro progetto Embassy of Piracy, installato al S.A.L.E.