I Diari di Nanchino di Massimo Canevacci. L’atomo e il Pixel: 1° Puntata

massimo canevacci

Il prof. Massimo Canevacci, una delle voci più interessanti dell’antropologia culturale italiana, come forse sapate da quest’anno non insegna più in Italia. Trasferitosi in Brasile, una terra che ama e studia da anni, attualmente è visiting professor a Nanchino presso la CUCN (Communication University of China Nanjing) dove insegnerà comunicazione visuale per circa 6 mesi.

Il professore sta tenendo un diario di questa esperienza, scritto con la sensibilità etnografica e lo stupore sempre rinnovato per il mondo che lo contraddistinguono. Ho avuto la fortuna di ritrovarli nella mia casella di posta e leggendoli li ho trovati così belli che ho subito chiesto il permesso di pubblicarli, pensando che fossero un documento importante da condividere con un pubblico più ampio, appassionato di arte e curioso di scoprire i meccanismi che animano il nostro mondo contemporaneo.

Così “I Diari di Nanchino” verranno ospitati su ArtsBlog nel corso dei prissimi mesi. Seguiremo insieme l’evoluzione di questo viaggio attraverso l’arte, la cultura, la comunicazione visuale, la scoperta di un ambiente culturale nuovo come la Cina, le riflessioni e le esperienze personali di Massimo, che ringrazio per aver accettato la proposta. Già pronte le prossime 4 puntate, che pubblicheremo come appuntamento domenicale del blog a partire da questa settimana.

Intanto buona lettura con l’arrivo a Nanchino e il primo giorno di lezione, sicura che apprezzerete questa “finestra” un po’ particolare che apriamo oggi e che e scopriremo mano mano insieme, anche attraverso foto inedite.

[Nella foto: Casa di Massimo Canevacci – Potlach d’addio. Note le feste a casa del professore aperte a studenti e amici, per quella d’addio è stato organizzato un potlach in cui oggetti e ricordi della casa venivano donati ai pèresenti]

Font| ArtsBlog.it

L’arrivo

“L’arrivo all’aeroporto di Beijing è puntualissimo. Un sistema di info dirige tutti prima a consegnare un formulario sulla salute. Pois si deve ritirare il bagaglio, che è già arrivato sul nastro (come a Roma) e il doganiere stesso lo mette sul nastro. Sembra tutto grande, le scale mobili sono il doppio che in Italia, grandi negozi, belli, si cambia aereo e un bambino molto carino sta nel posto riservato a me, cioè al finestrino, insieme al papà…non dico niente e durante il viaggio, sollecitato dal padre, mi fa domande in inglese. Si chiama David Wo. Dopo l’atterraggio mi viene vicino mentre usciamo e con grande serietà mi dice da fermo: Welcome to my house”…lo vorrei abbracciare…ottimo inizio e infatti anche a Nanjing trovo subito i bagagli e fuori i miei amici ad aspettarmi con autista!

La casa è bella, un edificio a tre piani il mio appartemento al secondo… Lin e Diego* mi accompagnano per controllare tutto: al solito non funziona l’abat journ, è un mio destino, e neanche una luce al bagno. La mattina dopo alle 8 mentre dormo sento bussare alla porta colpi rapidi e forti, di seguito, come se fosse un pericolo o la polizia di K …vado in mutande ad aprire pensando più a un pericolo. Invece è la portiera con un tecnico che deve mettere a posto le luci. Lavora un po’ all’abat journ ma non funziona proprio…a gesti mi fanno capire che è rotto. Nessun tipo di comunicazione orale funziona, è impressionante anche se prevedibile, ridiamo quando non ci capiamo anche se le parole escono dalla bocca quasi da sole per educazione o istinto… ma solo gesti funzionano.”

L’atomo e il pixel

Prima lezione: 25 piskelli sui 22-23 che sembrano di 17…. maggioranza donne come al solito…mi sembra di insegnare al liceo…aula piccola, senza microfono (dopo si cambia per fortuna)… parlo molto lentamente e ripeto tutti i concetti che stanno anche nel ppt preparato per loro… alcuni si vede che capioscono almeno la metà, altri, quelli in fondo, forse il 10%… decido di passare ai fatti: non capiscono il concetto di testo e allora analizzo le loro magliette, quella con marilyn, l’altro con l’inter, quella cool ecc…. si divertono e si coinvolgono e forse capiscono meglio che anche loro sono un testo pieno di marche, codici e simboli… una (forse la più brava) fa una domanda riflessiva bella…pare che sia difficilissimo questo e già alla 1a lezione mi pare ottimo…è divertente… mi pare un gioco… chi sa che può nascere da questo….incontro una che dice che pensava più difficile…la mia idea è di partire con immagini + concetti semplici e parole ripetute (e non con testi scritti come vorrebbero)… Domani 2a lezione mentre quelle in inglese sono rimandate sine die (meglio così).

Caldo umido, tra pioggia sottile come minipixel e afa… L’architettura è grecoromana, bizzarra, laghi cinesi, contadini che lavorano nelle aiuole coi cappelli classici a cono e scuri… Shopping vicino casa ma non si capisce che compro, se non cè Diego vado a casaccio, per cui yogurt invece di latte (divertente), un 2o piano bello, nuovo, con tv e frigo, ma senza possibilità del caffè… Cè una piastra che però rifiuta le forme piccole come la mia macchinetta e si spegne… mannaggialicinesi… Non si capisce nulla, nessuno parla inglese… Tutti mi sorridono e a volte dicono “hi”, ma mi vedono come un pesce anomalo, si voltano, sorridono…

Ancora il capo non mi ha invitato, mah, aspetta sheila che arriva venerdi… Invece ho quasi litigato con un burocrate che voleva farmi fare di nuovo le analisi da me spedite perchè non le trovava… I protest! Esclamo, non faccio raggi x dopo 2 mesi, me ne vado (Lin, la mia prof impallidisce e dice noooooooooooo)….dopo 1 ora trova le mie analisi ahahahah… Qui è un campus lontano 30′ dalla periferia di Nanjing, che è lontana 60’… Aperta campagna, bella, senza rumori, tranne un grillo gigante che inzia a frignare verso le 24, pare Jimi Hendrix…. Altrimenti tutti suonano i clacson pare per avvisarti e non offenderti… oggi riunione per la traduzione di CV e sono in 4 con una decisione interessante, vediamo se funziona, magari… FB pare che è stato oscurato da poco in attesa del 60 anniversario della rivoluzione, il 1 ottobre, grandi cerimonie, e forse dopo riprende…si dice…

non ho mai vissuto in un campus per cui sono curioso… Arrivano in questi giorni che inizia l’a.a., sono molto giovani, le ragazze spesso in mini camminano col cell aperto davanti gli occhi e ti schivano col radar… Di notte sembrano zombine col solo viso un po’ illuminato strano… Tutto è ordinato e “dipinto”… nessuna caciara… manifesti per le matricole… Al centro cè una specie di colosseo o teatro greco con campanile senza campane sonanti e senza mai nessuno dentro… mah… Sarebbe da farci una performance e l’ho proposta ieri ma hanno riso… Ora quando un cinese ride non si sa che vuol dire (almeno per ora e per me)

Dovrei fare delle conferenze sul cinema a Shanghai e forse addirittura Sandmann (Sheila** col burka, però)… giochi strani dell’istituto italiano di cultura, Diego che non si fida e vede complotti dovunque, anche nella frutta piena di pesticidi pronti aad azzannarti alla gola… Dal 1 al 10/10 Festa della Rivoluzione e così si gira, ma vediamo quello che succede col boss che Diego chiama il satiro… Insomma sono pronto a ridiventare spugna, ma non la vedo facile: la lingua è un disastro troppo incolmabile e una che fa la tesi sugli italiani che visitarono la cina nei 60 (Fortini il grande e Moravia il medio, oltre a E. Masi) avevano come obiettivo la rivoluzione culturale, mediata dall’italia, per cui dice Lin non hanno capitio la Cina, ma hanno pensato al massimo di capire l’Italia…”

… A seguire

NB
* Diego è un ex studente di Massimo che vive e lavora a Nanchino; Lin è sua moglie.
** Sheila (Ribeiro) è la moglie di Massimo: il riferimento è alla performance Sandmann che trovate al relativo link.