roBOt FESTIVAL CERCA NUOVE PRODUZIONI

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Novità tecnologiche e nuove forme di espressioni artistiche chiamano nuovi attori capaci di esercitarsi su nuove modalità operative.

L’immaginario collettivo è radicalmente mutato. L’informatico, vista la capacità di intelligenza tecnologica, assume nuovo valore, non più l’individuo autisticamente rinchiuso nei meandri della cibernetica, ma perno centrale nella sfida dell’autoproduzione, della distruzione dei vecchi canali performativi e distributivi, della genesi di un nuovo modello di interazione tra pubblico e performer. L’artista deve seguirne dunque l’esempio, assumendo competenze tecniche oggi necessarie per rappresentare un ideale plausibile di futuro.

roBOt è terra d’elezione per chiunque metta in campo fortissimamente se stesso affrontando con spirito pioneristico ed innovatore le nuove arti contemporanee, quelle in grado di interagire con la tecnologia. Un lavoro che approfondisca la conoscenza dei new media, ma trattato con un approccio profondamente emotivo, empatico, che sia in grado di agire sull’emotività dell’audience, generi discussione intorno all’opera, partecipazione, uno zeitgeist incombente.

IL SOGGETTO PROMOTORE

roBOt è promosso dall’Associazione Culturale Shape e realizzato con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Provincia di Bologna.

Shape cura da anni la cultura musicale contemporanea nell’area bolognese, con un crescendo d’impegno, consensi e con una proiezione sempre più ricercata a livello nazionale e internazionale.

Ogni attività ideata e prodotta ha come finalità la valorizzazione della città di Bologna e trova in questo festival la sua massima espressione. Un progetto pluriennale di rilancio della città, necessario per far riscoprire al mondo e a Bologna stessa le risorse intellettuali, sociali e culturali di cui dispone.

Shape crede fermamente in queste iniziative come veicolo per portare alla città benefici non solo in termini di crescita economica ma anche e soprattutto culturale.

I TEMI DEL FESTIVAL

Revolution. Now.
This world is not enough.

Rivoluzione, ovvero vittoria di nuovi sistemi ideologici, creativi e produttivi sul tradizionale modello sociale. Nella contemporaneità, tutto questo si esprime attraverso i concetti di condivisione, democrazia, autonomia, interconnessione. Nelle arti, in particolare, l’azione non è più solo il prodotto della creatività di un singolo individuo, ma la somma di azioni congiunte, la costruzione di un’opera a più mani.

In un mondo di artefici, dove finisce la proprietà intellettuale e dove inizia la conoscenza collettiva?

E dove porterà questa rivoluzione? Come vivrà “l’homo habilis digitale” in questo cyber soviet fantascientifico? Sarà costruita una nuova “Metropolis” in cui le macchine conserveranno il controllo dell’uomo sull’uomo, del suo corpo e del suo pensiero, o sarà creata una nuova età aurea, in cui le regole che oggi conosciamo non esisteranno più? Quali nuove invenzioni segneranno l’esito della storia?

roBOt chiede ai propri partecipanti di disegnare nuovi mondi possibili, realtà aumentate che procurino occasioni collettive in cui immaginare, vivere e costruire il domani che verrà, vaticinando “Città Invisibili”.

Quali leggi costituiranno la fisica delle dimensioni future? Come si definiranno gli abitanti che le costituiranno? E quali consuetudini si consolideranno per perpetrarne la sopravvivenza nei secoli a venire?

roBOt anche stavolta coinvolge l’arte per intravedere fotogrammi della società del futuro, analizzando nuovi linguaggi concreti e verosimili pur nella loro visionarietà precognitiva: come le correnti architettoniche Radicali e l’estetica dello Space Age fecero negli anni Settanta, gli anni Dieci di questo millennio superano gli sconvolgimenti anarchici della Terza avanguardia, per gettare nuovi ponti al di là del presente ed immaginare una nuova quotidianità tecnologica, pervasa da una dimensione sociale del vivere.

Una dimensione rappresentata da un’arte dal piglio futurista e dallo spirito “positivista”, in cui l’azione torni ad essere rivoluzione e il messaggio sia di rottura.

Ancora una volta: il medium sarà il vero messaggio.

roBOt FESTIVAL CERCA NUOVE PRODUZIONI

Scenografie e allestimenti

Installazioni

Video e animazioni

Performance

Fotografia

Progetti architettonici e di urbanistica

Design e architettura d’interni

REGOLAMENTO: MODALITÀ E CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE:

1)  La partecipazione alla selezione, finalizzata alla individuazione dei progetti che troveranno spazio nell’edizione 2011 del roBOt Festival, e l’ammissione al festival stesso è a titolo gratuito.

2) Le candidature per la partecipazione al Festival verranno ritenute valide a seguito della compilazione del form presente sul sito www.robotfestival.it entro e non oltre il 1° giugno 2011, e dovranno essere corredate dall’allegazione della seguente documentazione: presentazione del progetto; demo video dell’opera, della performance o del progetto per il quale si richiede l’ammissione al Festival, o in alternativa, se efficaci per la comprensione dei contenuti del progetto proposto, foto e/o link presentazione; breve descrizione delle precedenti esperienze dell’autore o degli autori delle produzioni artistiche; scheda tecnica dettagliata.

3) Tra tutti i partecipanti alla selezione, un comitato tecnico composto dallo staff del roBOt Festival selezionerà i migliori progetti che saranno inseriti nel programma di roBOt04.

4) Tutti i demo inviati verranno acquisiti gratuitamente e entreranno a far parte dell’archivio del Festival.

5) Saranno ritenute valide solo le candidature formalizzate attraverso la compilazione del form. Qualsivoglia domanda di partecipazione inviata a mezzo posta non verrà valutata e non sarà rispedita al mittente.

INFORMAZIONI
Marcella Loconte
marcella@shape.bo.it

Federica Patti
federica@shape.bo.it