Padiglione Invisibile | 54° Mostra d’Arte Internazionale | Biennale di Venezia

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Padiglione Invisibile | 54° Mostra d’Arte Internazionale | Biennale di Venezia
– Anteprima: 1-2-3 giugno 2011
– Inaugurazione al pubblico: 4 giugno > 27 novembre 2011
Venezia, Giardini e su Internet in tutto il mondo
Conferenza stampa e visita il 1 giugno ore 17, Giardini (viale principale di fronte al Padiglione del Belgio). In collaborazione con Manifest.AR

A cura di Simona Lodi e Les Liens Invisibles
The art, my friend, is flowing in the wind.
Il Padiglione Invisibile è un’esperienza non-invitata, sperimentale e allucinatoria in Realtà Aumentata, attiva per tutta la durata della Biennale d’Arte di Venezia come luogo occupato che ospiterà un flusso performante di opere d’arte che riempiranno l’intera area dei Giardini.
Scopo principale del progetto è di creare lo spazio aumentato della Biennale con un flusso di segni e di simboli, nel tentativo di sottolineare la condizione di produzione dell’arte in una società “always-on”.
Il pubblico con l’ausilio di uno smart-phone (iPhone o Androide plus Layar) potrà vedere nell’aerea dei Giardini della Biennale, muovendosi attorno ai Padiglioni Nazionali e guardare attraverso lo schermo del dispositivo mobile un’altra mostra immateriale e invisibile.

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Durante il periodo della Biennale d’Arte di Venezia un gruppo di artisti selezionati sono stati invitati a dare il loro personale contributo al progetto in modo performativo, postando pezzi multimediali che possono reinterpretare lo spazio pubblico della Biennale e la sua aura simbolica nell’arte contemporanea. Le opere d’arte saranno anche visibile sul sito Internet dedicato al Padiglione Invisibile.
Come scrive Simona Lodi nel testo curatoriale: “Il Padiglione Invisibile è un’esperienza allucinata di riscrittura sul mondo, un incoraggiamento a incrementare il vortice del flusso di informazioni sulla r/Realtà in-visibile. La r/Realtà contenuta nel Padiglione Invisibile è istantanea e aperta, ricavata e analizzata da dati condivisi: una doppia r per definirla; r minuscola per la realtà come la conosciamo tutti i giorni, l’altra una R maiuscola per il nome commerciale, la Realtà della produzione aumentata.“

Artisti Partecipanti
Artie Vierkant ? Costant Dullaart ? CONT3XT.NET ? IOCOSE ? Jon Rafman ? Les Liens
Invisibles ? Molleindustria ? Parker Ito ? REFF–RomaEuropa FakeFactory

Contatti
Email: info@theinvisiblepavilion.com

Links e Credits
www.theinvisiblepavilion.com

Immagini alta risoluzione
http://goo.gl/am34H

In collaborazione con Manifest.AR International Cyberartist Group

BIO
Simona Lodi, critica d’arte e curatrice di mostre, dal 1993 collabora con le migliori riviste di arte contemporanea. La sua carriera professionale è passata per New York, Londra e Torino, in quanto città attenta al mondo delle nuove tecnologie e della comunicazione. Ed è proprio in questo contesto che Share Festival – art in digital age – di cui Simona Lodi è Art Director e fondatrice, trova il tessuto per nascere e svilupparsi nel 2005. Studiosa del rapporto tra arte/tecnologia e dell’impatto il digitale, i new media e Internet hanno avuto sull’arte contemporanea, cura mostre, scrive articoli e saggi. Il filo conduttore delle sua ricerca come critico parte dall’analisi delle forme che l’arte contemporanea assume in epoca digitale.

Les Liens Invisibles è un duo di artisti italiano composto da Clemente Pestelli e Gionatan Quintini. La maggior parte dei loro lavori – tra cui un servizio online per il suicidio virtuale su facebook, un servizio di petizioni visionario e una serie di altri interventi compiuti sulle più popolari piattaforme sociali – sono state esposte a livello internazionale in gallerie, musei (MAXXI Rome, New School of New York, KUMU Art Museum of Talinn) e festival di media-art (SHARE, Transmediale). Il gruppo è stato recentemente premiato con una menzione d’onore al Transmediale media art Festival (2011).