Workshop augmented reality

Share Festival aumenta nel cielo sopra Torino.

Il workshop “Augmented Reality” realizzato con Sander Veenhof e Bruce Sterling all’interno del Laboratorio Quazza, è stato un’occasione tutta torinese per capire che cosa è la realtà aumentata, a quali settori interessa e chi sono gli attori che possono sfruttare questa tecnologia.

Il termine realtà aumentata, una derivazione della realtà virtuale, è stato usato per la prima volta da Ronald Azuma nel 1997 in Studio sulla realtà aumentata. Saggio oramai storico la realtà aumentata è definita come la possibilità di integrare un ambiente fisico con informazioni virtuali in modo da migliorare i sensi e le possibilità delle persone. Un oggetto di realtà aumentata è tale se integra realtà e dati virtuali, se è interattivo in tempo reale e se si deve registrare nello spazio tridimensionale attraverso diversi “livelli” informativi, immagini tridimensionali ma anche suoni e testi). Ovvero fuori dalla metafora del termine, non aumenta la realtà ma aumentano le informazioni sulla realtà.

Ne è nato un nuovo settore di sviluppo professionale, legato all’interaction design, che ha applicazioni in moltissimi ambiti di lavoro: pubblicità, comunicazione, proiezioni urbane, auto, difesa, chirurgia, didattica, game, archeologia, architettura, industrial design, costruzioni, polizia, protezione civile, infotaitmen, edutaintment, animation, aeronautica e spazio, turismo, tv e media, giornali, shopping, telepresenza, interfacce di controllo e in ultimo si presta anche a settori a prima vista bizzarri, come l’illusionismo e il circo, che ne esaltano la caratteristica specifica di trucco scenico.

Bruce Sterling, lo scrittore, che non ha più bisogno di presentazioni, ha approfondito la tematica illustrando il suo punto di vista non-convenzionale, raccontando l’esperienza del corso sulla realtà aumentata tenuto al Art Center College of Design di Pasadena. L’insieme degli articoli e dei video postati da Bruce Sterling sul suo blog sotto al tag “Augmented Reality” costituisce una delle più importanti risorse del web.

Sander Veenhof è stato l’artist in residence per l’applicativo di realtà aumentata Layar e ha presentato le possibilità espressive di questo medium e con le sue capacità tecniche ha spinto tutti i partecipanti a realizzare un nuovo livello di realtà aumentata in Torino.

L’artista olandese è co-autore del primo manifesto artistico sulla realtà aumentata insieme al collettivo, di cui fa parte Manifest.AR , formato da Mark Skwarek (US), Sander Veenhof (NL), Tamiko Thiel (US,JP,DE), Will Pappenheimer (US), John Craig Freeman (US), Christopher Manzione, (US), and Geoffrey Alan Rhodes (US).

Nel mondo degli smartphone la realtà aumentata utilizza le telecamere dei telefonini e il sistema gps per permetterti di vedere i dati virtuali che sono presenti in quel specifico luogo. In particolare esistono principalmente tre browser per fruire questi contenuti sugli smartphone, Layar, Wikitude e Junaio.

Questi browser non sono però come i browser di Internet che possono accedere tutti quanti agli stessi indirizzi, in questo caso ogni browser costituisce anche il contenitore per la registrazione delle informazioni virtuali e quindi con ogni browser è possibile fruire solo i contenuti registrati dai produttori su quella piattaforma. Ciò per ora è senz’altro un limite.

L’output del workshop è stato di creare il livello di Layar “Share Festival”, pensato per uno straniero che viene a Torino a vedere l’evento.

Utilizzando uno smartphone a Torino e lanciando l’applicativo Layar si vedrà il livello Share Festival. Il visitatore clicca e si trova alcune icone intorno a lui che indicano luoghi di ristoro, dove trovare la connessione gratuita, dove si trova il Museo Regionale di Scienze Naturali, dove comprare il cioccolato più migliore e dove bere il bicerin, insomma una guida sul cielo di Torino per potersi vivere al meglio Share Festival.

Grazie ad una pagina web creata da Sander Veenhof ora per Share Festival è possibile inserire informazioni di realtà aumentata sul cielo di Torino con la stesa facilità con cui si aggiorna un blog sul modello dell’intervento artistico che il gruppo Manifest.AR, a cui Sander Veenhof appartiene insieme al Padiglione Invisibile è stato fatto alla 54° Biennale di Venezia. Lo stesso tipo intervento fu fatto al MOMA nel 2010.

Attraverso il livello di Layar “Share Festival” Torino riscopre sopra di sé una nuova frontiera, una nuova interfaccia con cui dialogare con i suoi cittadini e con i suoi visitatori.

Scarica Layar sul tuo smartphone e cerca Share Festival.

Bio
 
Sander Veenhof concentra il suo lavoro su nuovi modelli di interazione e di comunicazione. I recenti sviluppi nel campo della telefonia mobile in realtà aumentata gli ha permesso di esporre al museo MoMA di New York e alla Biennale di Venezia.
 
Bruce Sterling autore di fantascienza, saggista e giornalista, da diversi anni collabora con Share Festival.