Call For Share Prize XIII Edition: RIOTS – HERE WE ARE

 

La XV edizione di Share Festival, la mostra italiana d’arte contemporanea legata all’evoluzione tecnologica e alla scienza, con la Direzione Artistica di Bruce Sterling, annuncia l’apertura del bando di concorso.

Il tema di Share Prize di quest’anno è:

RIOTS
HERE WE ARE
 
 

Su Share Festival domina un’atmosfera di beata serenità, nel quindicesimo anno consecutivo della nostra fiera dell’arte tecnologica. L’atroce parola “Crisi” è diventata fuori moda qui in Italia, la nazione con il governo più stabile di tutte le grandi potenze del G-7.

La nostra città ha recentemente firmato un Manifesto, in dieci punti, di Comunicazione Non-Ostile, che raccomanda saggi princìpi di civiltà del dibattito online (ed è quindi estremamente appropriato per annunci pubblici come questo). La Città di Torino ha da poco celebrato il suo primo “Festival della Tecnologia”, nel quale la nostra dotta cittadinanza ha mostrato un garbato gradimento per le meraviglie della scienza. Gigantesco e assai apprezzato, questo tech-festival ha fatto la sua comparsa spalla a spalla con “Artissima”, l’immensa e leggendaria fiera d’arte di Torino, di modo che oggi la nostra città può a pieno diritto vantare il proprio patrocinio di ogni forma d’arte moderna, e anche di moderna ricerca!

Qui allo Share Festival del Piemonte, le forme d’arte radicali e innovative che proponiamo da tempo (tactical media, net.art, device art, code art, installazioni interattive ed esperienza aumentata) vengono ancora legittimate, affinate ed ingentilite. Tutte le eccentricità dei nostri artisti d’avanguardia stanno velocemente diventando stili di vita mainstream del ventunesimo secolo. La giuria del nostro Share Festival  2020 è la più saggia e aggiornata mai messa insieme, giacché comprende la decana della scena artistica piemontese Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista d’arte ed attivista culturale di fama mondiale. È lei il Cavaliere delle Arti e delle Lettere che preferiamo, qui al Share Festival. E quest’anno non vediamo proprio l’ora di discutere a fondo delle vostre creazioni.

Per dirla tutta, il nostro festival non si è mai trovato in una situazione così idilliaca. Siamo l’incarnazione  della civiltà urbana smart.

La vita è bella!

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D’altro canto… qui, sotto la linea di confine… che dire di tutte quelle altre città, qui all’inizio del nuovo secolo? Folle che sventolano stendardi rabbiosi, metropolitane che divampano, aeroporti assediati, bagliori di laser tra nuvole di gas lacrimogeni sotto a uno sfrecciare di droni – il caos urbano cova fuoco da ogni parte dell’orizzonte! Folle senza leader urlano il loro bisogno di tornare a essere padrone di un controllo che pare del tutto illusorio; parlamenti polarizzati sbraitano insulti e reclamano impeachment, blocchi e barricate abbondano ovunque per fermare carovane sovraffollate dove tutte le ruote cadono a pezzi…

Unicorni tech crollano in fiamme per la vergogna, e persino gli ultra-ricchi piangono tremanti in pubblico; abbondano i linciaggi di folle social, mentre scienziati illuminati fuggono dai troll; agli sconvolgimenti si oppone un silenzio nefasto mentre la connessione di Internet viene stesa su province vaste e sinistre. Il tenue tessuto del mondo civile viene fatto a brandelli mentre gli agenti della repressione colpiscono i passanti a caso, e scoppi convulsi di passione incosciente e puro malcontento mandano i frantumi lo specchio a senso unico dello status quo. La sorveglianza viene raddoppiata e il sorvegliato non ce la fa neanche a comportarsi come si deve; “fraternizzare” è un atto di ostilità dissimulata, mentre “apprezzare” è demodé.

Un tumulto non è una rivoluzione o una riforma, ma è uno scoppio convulso che si conclude in uno sconcerto malinconico.

E tuttavia: eccoci qui. Questa è, la condizione sociale. Potrebbe essere ovunque, potrebbe essere chiunque. Cosa possiamo fare di questo? Che ne sarà di noi?

 

Bruce Sterling, Direttore Artistico di Share Festival

Jasmina Tesanovic, Curatrice di Share Prize

 
Le opere candidate al premio dovranno seguire la tematica. Una Giuria Internazionale selezionerà 6 candidati al premio, che saranno invitati a partecipare alla consueta mostra, che si svolgerà a Torino a maggio 2020. A fine febbraio 2020 saranno resi noti i nomi degli artisti finalisti.