SHARE PRIZE

Share Festival Market Forces  3-8 Novembre

Museo Regionale di Scienze Naturali, via Giolitti, 36 h 10-19

Share Prize è il fiore all’occhiello di Share Festival. Lanciato nel 2007, il premio vuole scoprire, promuovere e sostenere le arti digitali e conta una partecipazione circa 400 artisti da ogni parte del mondo.
Una giuria internazionale ha selezionato le 6 opere finaliste:
Andy Cameron ( direttore FABRICA)
Bruce Sterling (giornalista e scrittore amico storico dello Share)
Emma Quinn (curatrice new media art, Londra)
Giovanni Ferrero (presidente Accademia Albertina)
Rosina Gomez-Baez (direttrice Laboral Centro de Arte y Creación Industrial, Gijon)

Nel loro complesso queste opere rivelano quasi un rifiuto ad essere digitali: con la loro forte fisicità, valicando i limiti dell’estetica generativa e interattiva, solide e concrete, rappresentano una bellezza tradizionale a cavallo tra artigianato e attitudine hacker evocando il caos e la complessità.
Come dice la giuria, abbiamo selezionato lavori che si confrontano con importanti problematiche attraverso stili innovativi ed esteticamente rilevanti. Una comunità di specchi segue lo spettatore che cammina in mezzo – chi guarda chi? – una stanza piena di polvere crea immagini attraverso il fiato umano,  una rete neurale realizzata  con legno e corde  simula il processo del pensiero, anche se non ha ancora nulla da dire. Una scultura cinetica modella il caos attraverso palline di acciaio volanti e un oggetto costituito da una ventola  fa galleggiare pezzi di carta nell’aria  e genera musica con l’azione delle mani.?Una classica opera di net.art cresce creando interessanti pattern unici , ma sempre uguali.
Il tema scelto si innesta e sviluppa sul tema dell’edizione precedente, ManufacTuring, incontrando un ambito nuovo ma correlato – dalla produzione al consumo, dalla creazione di prodotti al loro valore di scambio.
Non vediamo l’ora di iniziare l’edizione 2009 per decretare il vincitore tra queste superbe 6 opere e di partecipare a quella che pensiamo sarà la migliore edizione di Share Festival di sempre.

Gli artisti selezionati sono:


Ernesto Klar Convergenze parallele, USA/Venezuela

Un’installazione audiovisiva e interattiva, dove le particelle di polvere presenti nell’aria, mediante un cono di luce, vengono tracciate, visualizzate e sonorizzate. Questo lavoro esplora il potenziale poetico della rivelazione e della trasformazione dell’impercettibile.


Lia Proximity of needs, Austria

Quest’opera sviluppa un sistema audiovisivo interattivo e generativo che procede senza fine attraverso un set di parametri, creando delle composizioni audiovisive. Una volta che si raggiunge la compiutezza, l’immagine sfoca, intrecciando quest’immagine con la prossima composizione.


Andreas Muxel Connect, Germania

Tredici moduli connessi a una matrice. Ogni modulo è costituito da un microcontroller, un motorino e una sfera d’acciaio attaccata con un elastico. Sensori piezoelettrici sono posizionati tra la sfera e il motore. Non c’è un programma generale della scultura, ogni elemento ha le proprie istruzioni, creando un programma analogico dal comportamento non-lineare, quindi caotico.


Francesco Meneghini-William Bottin Sciame 1, Italia

Un’ installazione che si ispira al comportamento collettivo degli sciami di insetti.  In uno spazio buio piccoli oggetti volanti simili ad insetti luminosi si inseguono in un ronzio di forme e frammenti sonori, muovendosi intorno ad un campo magnetico. La percezione di Sciame1 è mutevole proprio come la visione di un sogno o di un ricordo che cambia ogni volta che si guarda ad esso.


Ralf Baecker Calculating Space, Germania

Un’installazione del peso di una piuma, costruita con stecchetti di legno, cordini e dei piccoli pesi. Allo stesso tempo è un sistema di rete neurale completamente funzionante. Attraverso la sua rigida geometria e la sua costruzione filiforme, l’osservatore è in grado di seguire l’intero processo logico da differenti punti d’osservazione.



Random International / Chris O’Shea Audience, Gran Bretagna

Quando lo spettatore varca il perimetro dell’opera entra in stretto rapporto con essa: una volta rintracciato lo spettatore si ritrova decine di specchi che si rivolgono verso di lui e lo seguono nei suoi spostamenti. Un’opera che riversa il rapporto tra lo spettatore e l’opera, attraverso questo tipo di interazione involontaria: lo spettatore diventa oggetto e l’opera soggetto.

La Giuria assegnerà un premio in denaro di Euro 2.500 all’opera (edita o inedita) che meglio rappresenterà la sperimentazione tra arti e nuove tecnologie.