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The Book of a Hundred Goats

Yuk-Yui Ip (HK)

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio (Giovanni 1:1)

Book of a Hundred Ghosts è un’installazione di realtà virtuale, una parabola cinese messa in scena sotto forma di tableau virtuale. Reimmagina la storia di un’antica terra come un Libro di parole che cadono e segni che schiacciano, suscitando stupore, paura, dolore e piacere carnale. Ci si sveglia in una luce accecante, paralizzati. Prima si sentono delle voci, poi ci si guarda intorno. Il cielo appare torbido e non si può capire che momento del giorno è. Quindi arriva il rombo di un forte temporale. Un pesante nubifragio sta per giungere. Un oggetto affilato colpisce la fronte dall’alto. Immediatamente si solleva la testa. Incantati, si vedono centinaia di blocchi giganteschi precipitare giù dal cielo come una cascata. Presto ci si rende conto che questi solidi che cadono sono in realtà parole; parole cinesi per essere precisi. E si è sepolti da centinaia di questi ideogrammi in caduta, appesantiti da millenni di storia. Prima che si possa emettere un altro pensiero, il cranio è schiacciato da un altro enorme blocco. Le cose cominciano a svanire. È quindi arrivato un blackout.

IP Yuk-Yiu è un cineasta, artista multimediale, insegnante d’arte e curatore indipendente. Le sue opere, che svariano dai film sperimentali alle performance video e alle installazioni multimediali, sono state diffusamente mostrate in festival internazionali come l’European Media Art Festival, il New York Film Festival (visioni dall’avanguardia), l’Image Festival, il FILE Festival, VideoBrasil, Transmediale e l’Hong Kong International Film Festival. È il fondatore del progetto art.ware, un’iniziativa curatoriale indipendente che si focalizza sulla promozione della new media art ad Hong Kong. IP vanta oltre quindici anni di esperienza curatoriale in film, video e media art. Attualmente è professore associato alla School of Creative Media, presso la City University of Hong Kong.