Share Prize

"Share Prize è un premio annuale che ha lo scopo di scoprire e sostenere l’arte contemporanea in epoca globale e digitale."

Share Prize è un premio annuale che ha lo scopo di scoprire e sostenere l’arte contemporanea in epoca globale e digitale. La competizione è aperta a tutti gli artisti che si interrogano su problematiche che riguardano la società odierna, dove la globalizzazione, la pervasività delle tecnologie e i new media sono campi d’indagine artistica.

Ogni anno una giuria di critici ed esperti seleziona 6 finalisti che concorrono per il premio e la menzione d’onore.Share Prize è nato nel 2007 come parte integrante di Share Festival.

Ogni anno una giuria di critici ed esperti seleziona 6 finalisti che concorrono per il premio e la menzione d’onore.Share Prize è nato nel 2007 come parte integrante di Share Festival.

Share Prize Editions

The Share Prize has been won by

2015 – Winner

3DPrinted Tourbillon Watch

Christoph Laimer (CH)

Questo imponente e bell’orologio domestico arricchisce il soggiorno, è un orologio svizzero effettivamente in funzione ma è completamente stampato in plastica. L’orologio è un hardware open source, così ogni pezzo che lo compone è a vista per essere analizzato sia sul web sia nella casa.

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2015 – Honorary Mention Winner

Follower

Lauren McCarthy (USA)

Il grande schermo della stanza principale di Casa Jasmina sarà il quartier generale di questa installazione satirica nella quale i volontari saranno fisicamente seguiti in tutta la città di Torino da questi social media stalkers che non li incontrano mai.

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2014 – Winner

Ethical Things

M. Cherubini (CH), S. Rebaudengo (IT)

La giuria ha proclamato vincitore dell’ottavo Share Prize Ethical Things di Matthieu Cherubini & Simone Rebaudengo in quanto “è un progetto che affronta una tematica fondamentale nell’imminente futuro: in che modo le macchine prendono le proprie decisioni?”

Ethical Things è un elettrodomestico – un ventilatore – che è dotato di un’etica autonoma e di valori spirituali propri, inoltre ha la facoltà di decidere se funzionare oppure no.

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2014 – Honorary Mention Winner

Filament Sculptures

Lia (AT)

La menzione d’onore è stata conferita a LIA per Filament Sculptures poiché “è emozionante osservare questa creativa art coder viennese trasporre la propria opera espressiva dal piano visivo a quello tangibile.”

Filament Sculptures è una stampante 3D autonoma.

Anziché realizzare copie o prototipi, si concentra sulle potenzialità scultoree dell’estrusione plastica gestita dal computer e crea stampe in 3D per amore della stampa artistica tridimensionale.

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2013 – Winner

½ Eighty Eight

Nils Völker (DE)

½ Eighty Eight genera nello spettatore il contrasto tra la spazzatura evocata dai sacchi neri e l’eleganza del movimento complessivo.

L’opera crea una rete di suggestioni tra lo spazio urbano e la vita organica andando davvero a ripensare in maniera critica e espressiva i concetti di tempo e spazio.

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2013 – Honorary Mention Winner

Social Turkers

McCarthy Lauren (USA)

Dramma interattivo sul tema relazioni contemporanee che affronta criticamente le dinamiche in tempo reale delle nostre comunicazioni.

Il processo messo in atto mostra inoltre come sia sempre più urgente un nuovo modello economico per le comunicazioni sociali.

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2012 – Winner

Capacities

Stanza (UK)

Il suo lavoro Capacities: Real Time Complex – Connected Cities ha meglio rappresentato esteticamente e tecnicamente la vita in real-time di una città, monitorando dei quartieri di Londra per mostrare la complessità di un luogo urbano in tempo reale come un sistema in perpetua mutazione

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2012 – Honorary Mention Winner

The Sentient City Survival Kit

Mark Shepard (USA)

L’installazione è lo specchio in real-time di ciò che si modifica, raccogliendo grosse quantità di dati trasformati esteticamente in una copia della città ma fatta di cavi, luci e sensori che esprimono il passaggio degli elementi ambientali raccolti in forma numerica.

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2011 – Winner

Face to Facebook

P. Cirio, A. Ludovico (IT)

Face To Facebook ha minato la fiducia delle persone che credevano che Facebook fosse come sorridere in un’eterna festa, senza essere consapevoli che i loro dati personali sono una miniera d’oro, consegnati al business in cambio di una melliflua socialità allargata/aumentata.

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2011 – Honorary Mention Winner

Newstweek

J. Oliver (NZ), D. Vasiliev (RU)

Un’opera di media art, ma soprattutto definibile come un progetto di ingegneria critica ovvero quella attività che gli artisti stessi hanno precisato nel loro manifesto.

Il codice informatico si espande in territoripsicologici e sociali condizionando il comportamento delle persone. Essere consapevoli di ciò porta un artista ingegnere-critico a studiare la storia dell’arte, l’architettura, l’attivismo, la filosofia e le invenzioni per riproporre le strategie, le idee di queste discipline nell’arte.

Lo scopo finale è appropriarsi dell’interstizio tra la produzione e il consumo di tecnologia.

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2010 – Winner

Luzes relacionais

Ernesto Klar (IT/VE/USA)

“Luzes relacionais” (Luci relazionali) è un’installazione audiovisiva interattiva che utilizza luce, suono, foschia e un sistema di software personalizzato per creare un morphing, uno spazio luce tridimensionale in cui gli spettatori prendono parte attivamente, manipolandolo con la loro presenza e i lori movimenti.

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2010 – Honorary Mention Winner

0h!m1gas

Kuai Auson (EC)

0h!m1gas è un ambiente di stridulazione biomedica basato sull’attività di una colonia di formiche sottoposta a sorveglianza video e audio. Le formiche diventano per tanto DJ creando uno spazio fono-reattivo che rivela la connessione tra scratching, come espressione estetica creata dalla cultura umana, e i fenomeni di stridulation prodotti dalle formiche come meccanismo comunicativo.

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2009 – Winner

Connect

Andreas Muxel (DE)

Tredici moduli sono connessi a una matrice. Ogni modulo è costituito da un microcontroller, un motorino e una sfera d’acciaio attaccata con un elastico: non c’è un programma generale che controlla la scultura, ogni elemento ha le proprie istruzioni, creando un programma analogico dal comportamento non-lineare, quindi caotico.

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2009 – Honorary Mention Winner

Rechnender Raum

Ralf Baecker (DE)

Un’installazione del peso di una piuma, costruita con stecchetti di legno, cordini e dei piccoli pesi. Allo stesso tempo è un sistema di rete neurale completamente funzionante.

Attraverso la sua rigida geometria e la sua costruzione filiforme, l’osservatore è in grado di seguire l’intero processo logico da differenti punti d’osservazione.

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2008 – Winner

Delicate Boundaries

Cristine Sugrue (USA)

Questa installazione crea uno spazio in cui ciò che accade all’interno dei nostri dispositivi digitali ha la capacità di entrare nel mondo fisico. Piccoli insetti fatti di luce si spingono dallo schermo verso gli spettatori stabilendo un contatto.

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2008 – Honorary Mention Winner

Knife Hand Chop Bot

Emanuel Andel (AT)

Emanuel Andel ha creato un’installazione “terrificante” che gioca con i sensi e le percezioni dell’utente, i sensori ed i processi della macchina. Il robot è fornito di una lama che la macchina usa nel noto “gioco del coltello”.

L’utente mette la sua mano nella macchina ed inizia il gioco: la lama si avvia a colpire lo spazio fra le dita, prima lentamente e poi sempre più velocemente.

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2007 – Winner

Human Browser

Cristophe Bruno (FR)

Human Browser è una serie di performance Wi-Fi basate su un Google Hack. Grazie a una serie di cuffie, un attore ascolta e ripete un testo comunicato a voce che viene direttamente da Internet in tempo reale.

Le parole chiave sono trasmesse al programma e usate come stringhe di ricerca in Google in modo da collegare sempre il contenuto del flusso testuale con il contesto.

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2007 – Honorary Mention Winner

Amazon Noir

Cirio, Lizvlx, Ludovico, Bernhard

I cattivi ragazzi (La crew Amazon-Noir: Cirio, Lizvlx, Ludovico, Bernhard) rubano i libri protetti dal diritto d’autore da Amazon.com usando la una tecnologia-robot-perversa codificata da Paolo Cirio.

L’opera ci pone davanti la questione del diritto d’autore, dell’hacking e di internet come libero terreno, sempre più monopolizzato dalle grandi corporation.

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