Share Gallery + Artmaker Lab

In occasione dell’evento che celebra i 10 anni della nascita dei Fablab in italia, Share Project apre la giornata con l’intervento del direttore artistico Bruce Sterling e presenta la mostra Share Gallery con le opere di Christoph Laimer, LIA, Diego Scroppo, Laura Viale, Tobias Zimmer.

Viene inoltre presentato Share Artmaker Studio, il progetto di ricerca che si attua nella creazione di prototipi e opere di tech-art, grazie alla visione e all’approccio maker delle nuove tecnologie.
Il 2021 segna il decennale dell’apertura del primo laboratorio di fabbricazione digitale – altrimenti detto Fablab – presso la mostra Stazione Futuro delle Officine Grandi Riparazioni di Torino organizzata dal Comitato Italia 150, sotto la curatela di Riccardo Luna.

Artmaker Studio è il nuovo percorso espositivo itinerante di Artmaker, il progetto nato a Torino nel 2016 da un’idea di Bruce Sterling e Chiara Garibaldi. Un hub di artisti, makers, coders, progettisti e imprese che ha creato un nuovo modo di fare arte e rivoluzionato il processo creativo. Gli artisti artmaker sono una costellazione unica a Torino. Lavorano a partire dalla ‘Artmaker Bag’, la borsa che ogni anno viene creata ad hoc ricercando materiali e strumenti analogici e digitali. Gli artisti, selezionati dal comitato Scientifico di The Sharing, sono chiamati a utilizzare gli attrezzi per creare opere d’arte o prototipi. La loro ricerca orbita intorno a quello che noi definiamo creatività’ 5.0.

Artmaker Studio è un atelier on the road che porta in giro le opere in un contesto espositivo agile e nomade, che si addice alla stessa tipologia di arte che rappresenta. Una formula in cui si mescolano risorse economiche, umane, professionalità all’avanguardia, sia territoriali sia internazionali, al fine di creare opere d’arte fortemente innovative che siano di ispirazione non solo in campo artistico, ma applicabili in ogni ambito.
Le opere scelte per l’esposizione da Toolbox esemplificano al meglio il risultato che il progetto Artmaker si è prefissato.
Artmaker diventa infatti un progetto globale che fa dialogare arte e creatività con le nuove tecnologie, a partire dalle imprese e dalle eccellenze locali, per la nascita di nuovi artisti, di nuove competenze, rendendo familiare la tecnologia e a portata del più vasto pubblico, disseminando la conoscenza diretta di nuovi linguaggi artistici.

La mostra Share Gallery presenta una campionatura di opere tra arte e tecnologia provenienti dalle passate edizioni di Share Festival, in un percorso espositivo che indaga come i linguaggi della tech art riflettano sulla società contemporanea.
Dall’Homo Faber di Diego Scroppo, artista torinese, l’archetipo del “fabricans”, colui che non solo progetta e realizza, ma che, in questa sorta di irretimento fabbricativo, struttura sapere e competenze, si passa al “fare” del software autoscrivente di Tobias Zimmer, artista e designer tedesco che riflette sul tema del monitoraggio delle informazioni dell’auto sorveglianza nella vita quotidiana. Food Data è una serie di sette piatti di ceramica inciso con il taglio laser a creare una grafica che ripercorre il disegno lasciato dalle briciole rimaste nei piatti.

La scultura rimane al centro nei lavori presentati in questa selezione. Ne è un esempio LIA, artista austriaca considerata tra i pionieri del software e della net.art, presente in mostra con Filament Sculptures, una stampante 3D autonoma che, invece di realizzare copie o prototipi, si concentra sulle potenzialità scultoree dell’estrusione plastica gestita dal computer e crea stampe in 3D. Della stessa tecnica si parla anche nel caso dello svizzero Christoph Laimer, il cui orologio totalmente stampato appunto in 3D è un notevole lavoro di ingegneria che celebra il lavoro degli orologiai nel tempo. Accomunato dallo stesso procedimento di stampa, Fiore in un fiore, e un fiore di Laura Viale, artista che vive e lavora a Bruxelles, è una presenza mutevole, la cui percezione varia secondo il modo in cui la luce – e lo sguardo – la attraversa, in un processo di ibridazione tra soggettività e dispositivi tecnologici.

Questo corpus di lavori offre infatti uno sguardo sul presente dell’arte fortemente proiettato verso il futuro, attraverso una prospettiva attenta all’impiego delle nuove tecnologie, non solo in campo creativo, ma anche antropologico e sociale.

L’evento si terrà il 18 dicembre 2021 presso Toolbox Coworking, Torino, tel. 011 3157111.
La mostra sarà aperta dal 18 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022.
Orari Lunedì-Venerdì 9.00/18.30, sabati e domeniche chiuso.
Chiusure festive 25, 26 dicembre, 1, 6 gennaio, nei giorni 24, 31 dicembre 9.00-17.30