Machine for suffering – Sophie Kahn (US)


Sophie Kahn è un’artista australiana che vive a Brooklyn. Ha conseguito una laurea al Goldsmiths College di Londra e un master in belle arti presso il School of the Art Institute di Chicago. Ha esposto a livello internazionale e partecipato a
festival come Transmediale, Japan Media Arts Festival e Zero 1. Ha insegnato al Pratt Institute e al Columbia College e ha completato corsi di specializzazione al Museum of Arts and Design e al Pioneer Works di New York. È membro del NYFA (New
York Foundation for the Arts) Digital and Electronic Arts 2011.

Lo scanner laser 3D di precisione che utilizzo per creare la mia scultura stampata in 3D non è mai stato progettato per catturare il corpo. Di fronte al movimento, il software riceve coordinate spaziali in conflitto e genera un modello
frammentato. Scolpisco digitalmente i file prima di inviarli a stampanti 3D industriali, dipingerli a mano e completarli. Per questa opera omnia ho fatto ricerche sull’isteria femminile, diagnosi una volta assai diffusa ma ora abbandonata, che
veniva applicata prevalentemente alle donne e documentata fotograficamente usando metodi coercitivi e talvolta violenti da parte dei medici del diciannovesimo secolo (come se qualcosa di così evanescente come la pazzia potesse mai essere
catturato con una macchina fotografica). La scultura a grandezza naturale che ne risulta incorpora l’intricata impalcatura generata al computer progettata per supportare una stampa 3D, suggerendo sia l’instabilità psichica e materiale, sia un
corpo e una mente femminili in costruzione (o forse in demolizione).

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